Fondato nel 1876, poi chiuso dai fascisti, sabato sarà stampato in 2000 copie

A Trieste rinasce il giornale sloveno Edinost

Una copia di Edinost del 1914

Una copia di Edinost del 1914

TRIESTE – A quasi cent’anni dall’incendio del Narodni Dom (1920) e 90 anni dalla chiusura a opera del regime fascista, è rinato Edinost, giornale sloveno fondato nel 1876 a Trieste. La pubblicazione, che per un lungo periodo fu stampata all’interno dell’Hotel Balkan, diede voce al primo movimento antifascista d’Europa. Lo rende noto l’Assostampa del Friuli Venezia Giulia, riprendendo un articolo di Giulia Basso pubblicato dal Piccolo.
Edinost significa «Unità» ed è proprio questa la chiave che i promotori della sua rinascita vogliono enfatizzare.
«L’idea è creare uno spazio di dialogo tra le diverse comunità della città: croata, ebraica, greca, italiana, serba e slovena», spiega l’ideatore dell’iniziativa, l’artista di origine veneziana Alessio Mazzaro, «A Trieste, circa un anno fa, mi fu fatto notare che le tante comunità presenti in città non si parlavano tra loro».
La testata esce (sabato il primo numero) grazie all’aiuto di Alexandros Delithanassis e della casa editrice Asterios Editore e riprende formato, impaginazione e font della pubblicazione originale; avrà cadenza bimestrale e la scrittura sarà affidata, di volta in volta, ad un membro di una delle comunità che vivono in questo porto di mare.
Partecipano al progetto prestigiose penne triestine (Marko Kravos, Bojan Mitrovic, Mauro Tabor, Vesna Piasevoli, Pierluigi Sabatti e Antonio Sofianopulo) e nel primo numero, «Il capitolo Sloveno», gli autori hanno risposto alla stessa domanda: «E se oggi riaprisse a Trieste l’Hotel Balkan? Una casa del popolo che accoglie chi attraversa i Balcani e contiene hotel, teatro, banca, palestra, stamperia, due caffè, due ristoranti, un albergo e degli appartamenti?».
Il giornale è stampato in duemila copie, si può acquistare al Caffè San Marco e in vari centri culturali e di aggregazione di Trieste. (ansa)

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